Frutto della convenzione tra l’ente Parco della Valle dei Templi di Agrigento e la cantina CVA Canicattì. Vino e archeologia concorrono a fare grande un territorio ricco di storia, dove l’agricoltura svela il senso e l’origine della civiltà. Un orizzonte condiviso che ha dato vita ad un progetto dal grande valore simbolico, un valido esempio di mantenimento e sostenibilità ambientale di un paesaggio immerso in un contesto unico e di grande valore. Un orizzonte condiviso che ha dato vita ad un progetto dal grande valore simbolico in quanto costituisce un valido esempio di mantenimento e sostenibilità ambientale di un paesaggio immerso in un contesto unico e di grande valore. La viticoltura, inoltre, è l’elemento a più alto valore economico e comunicativo del comparto agricolo siciliano, e in questo caso può trainare il potenziale attrattivo e comunicativo dei prodotti agricoli che prendono vita all’interno della Valle dei Templi.
Diodoros prende vita nei vigneti posti sotto il tempio di Giunone, frutto di una selezione naturale che i vignaioli della Valle dei Templi hanno operato nel corso degli anni interpretando al meglio gli aspetti pedoclimatici. La grandezza di questo contesto è data dalle caratteristiche di questo terroir. Siamo nel cuore delle Terre del Nero d’Avola, dove i suoli di origine alluvionale profondi e sabbiosi, caratterizzati dalla presenza di scheletro sono molto fertili per la coltivazione delle varietà autoctone siciliane.
Terreno alluvionale con struttura sabbiosa argillosa con presenza di scheletro con buona fertilità ad un’altitudine è tra 50-100 m s.l.m. Vinificazione in rosso, a temperatura controllata per 15 giorni con fermentazione malolattica completamente svolta. Affinato 2 mesi in vasca, 10 mesi in barili di rovere e 6 mesi in bottiglia.